Mostra ‘Isafrica’, Bruno (CPI) risponde a Di Perna: “Attendiamo certificazioni igienico-sanitarie dei centri d’accoglienza”

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Isernia, CasaPound contro l'assessore Di Perna a 'Isafrica': "Errore politico la sua partecipazione alla mostra dei clandestini"
Isernia, CasaPound contro l’assessore Di Perna a ‘Isafrica’: “Errore politico la sua partecipazione alla mostra dei clandestini”

ISERNIA – Il consigliere comunale di CasaPound Italia Francesca Bruno replica all’assessore alle politiche sociali Di Perna a seguito delle dichiarazioni da questi rilasciate in merito alla sua partecipazione alla conferenza di presentazione della mostra ‘Isafrica’, con esposte opere realizzate dai clandestini alloggiati nelle strutture di accoglienza presenti nel capoluogo pentro.

“Siamo colpiti – afferma la Bruno – dalla profonda conoscenza che l’assessore mostra della presenza migratoria nella nostra città, dopo che in occasione di una nostra interrogazione sul tema presentata alcuni mesi fa in consiglio comunale non era stato in grado di dare risposte esaustive circa il numero degli ospiti dei centri di accoglienza e delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture. Attendiamo ora che al prossimo consiglio comunale mostri le certificazioni ASL che gli permettono di rassicurare la popolazione circa l’inesistenza di un rischio sanitario in città”.

“Per il resto – prosegue la Bruno – il nostro giudizio sulla presenza di figure istituzionali ad ‘Isafrica’ non cambia: la legittimazione da parte dell’amministrazione di un meccanismo fuori controllo, fonte di business per pochi a discapito dell’ allarme sociale provocato dal numero eccessivo di clandestini, da considerarsi tali in quanto entrati illegalmente sul nostro territorio, presenti in città e dagli episodi di cronaca che li vedono coinvolti, dai fatti di cronaca criminale alla clamorosa manifestazione di protesta non autorizzata tenuta davanti la Prefettura, resta un evidentissimo errore politico e il segno di uno scollamento dal sentimento popolare. la popolazione isernina è esasperata, e non chiede iniziative di integrazione, ma l’espulsione di tutti quei soggetti privi dei requisiti per l’ottenimento dell’asilo sul nostro territorio e a nostre spese, o che pur titolari del diritto di asilo si dovessero rendere colpevoli di crimini”.