Santo Santucci, la star della fisarmonica negli Stati Uniti era molisano

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Nacque a Pizzone, ora provincia di Isernia, nel 1884

Sandro Santucci

PIZZONE (IS) – Santo Santucci nacque a Pizzone (IS) nel 1884. Sin da bambino mostrò una straordinaria capacità musicale. Un vecchio del paese gli regalò un vecchio “du’ botte” (organetto a due bassi molto in uso tra l’Abruzzo e il Molise) e dopo poco il piccolo imparò a suonarlo in maniera deliziosa. Crescendo si esibì, con successo, in feste paesane.

Fu scoperto da un impresario ed invitato a suonare con la “The Bella Napoli Troupe” con la quale giunse, nel 1907, ad “Ellis Island” a bordo del piroscafo “Roma”. Negli Stati Uniti divenne, ben presto, famoso per la sua capacità, alcuni critici arrivarono a definirla “magica”, nel suonare la fisarmonica.

All’inizio si esibì nei locali di “Vaudeville” (commedie leggere e brillanti tra intrigo e satira), di Burlesque e in tutte le feste/manifestazioni italo-americane. Ebbe un importante contratto con l’allora famosa “Keith-Orpheum”. Nel 1914 si esibì dinanzi a Re Giorgio V d’Inghilterra che rimase conquistato da “quello strano strumento”.

Nel 1915 fu chiamato ad esibirsi alla Esposizione Panama-Pacifico di San Francisco (Panama-Pacific International Exposition) dove ottenne uno straordinario successo di critica e di pubblico. All’apice della carriera intese affermare:

“Sono stato uno dei primi artisti, negli Stati Uniti e all’estero, a portare la fisarmonica sul palcoscenico. E questo con prove irrefutabili di quello che dico”.

Tenne tournée in Nuova Zelanda e in Australia( il 2 agosto del 1914 il “Sunday Times” di Sidney scrisse “È descritto come “il mago della fisarmonica” e gli può certamente essere permesso il titolo per la dolcezza e maestà evocata dallo strumento”). I critici parlarono per lunghi anni del “the Santo Santucci method”. Fondò una scuola nella qualche si formarono centinaia di ottimi fisarmonicisti. Si esibì anche con i Marconi Brothers e con Pietro Frosini. Con Guido Deiro si contese il titolo di più grande nella “fisarmonica a pianoforte”.

Fu anche ottimo compositore e la sua “Gloria March” rimane ancora indimenticata. Al “Pantages Theatre” di Los Angeles per diverse stagione collezionò il “tutto esaurito”. Sposò Bambina Fosco, anche lei nata a Pizzone, dalla quale ebbe quattro figli: Nick (anche lui fu abile nel suonare la fisarmonica), Pasquale, Jennie e Rose. Morì nel gennaio del 1958.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”