La storia di Dominic T. Biello, caduto in Belgio nella 2° Guerra Mondiale

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La madre, nata a Filignano (CB) il 12 aprile del 1883, venne identificata (aveva tutti i numerosi figli impegnati nel conflitto mondiale) come una delle “madri simbolo del sacrificio di guerra”

Dominic T. BielloFILIGNANO (CB) – Quando Maria Anna Manzella lasciò, insieme alla sorella Giacinta, Filignano per rincorrere il “sogno americano” di certo non immaginava di divenire, anni dopo, uno dei simboli delle “madri simbolo del sacrificio di guerra”. Maria Anna nacque a Filignano (IS) il 12 aprile del 1883 da Giacomo e Antonia Franchitti.

Nel 1901 si imbarcò, insieme alla sorella Giacinta, nata il 1 ottobre del 1881, sulla “Gascogne” destinazione “Ellis Island”. Difficile rintracciare molti dati su di lei. Di certo sposò l’italo-americano Joseph Biello (potrebbe essere nato a Casacalenda) dal quale ebbe numerosi figli. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la famiglia Biello si trovò a dover offrire un contributo incredibilmente e doloroso: tutti i figli di “mamma” Maria Anna (negli Stati Uniti divenne a volte Marion o Mariana o Marianne) furono chiamati a servire l’esercito degli Stati Uniti.

La coraggiosa mamma di Filignano vide i suoi ragazzi partire uno ad uno. Di certo pianse e pregò per loro. Poi la guerra finì. Maria Anna li vide tornate tutti. Tutti meno uno. Dominic T. era morto, servendo l’esercito americano, a Rahier vicino a Liegi in Belgio. Il ragazzo era nato nel 1920 in Pennsylvania. Il 18 febbraio del 1942 entrò a “Fot George G. Meade” nel Maryland per un duro corso di addestramento. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu inviato in Europa ed inquadrato nel 2nd Battalion, Company D, 504th Para Infantry Regiment, 82nd Airborne Division.

Partecipò allo “Sbarco in Sicilia” e a quelli di Salerno ed Anzio. Successivamente fu impegnato anche nell’Operazione “Market Garden” . Poi, il 26 dicembre del 1944, durante l’offensiva delle Ardenne presso Rahier, in una rischiosa operazione, cadde colpito alla testa da un cecchino nemico.

La notizia venne data dal suo Sergente Harold N. Dunnegan e nel verbale, redatto il 2 gennaio del 1945, si precisava che il corpo del povero Dominic T. era rimasto nel settore occupato dal nemico. In un successivo verbale si leggeva “Crediamo di aver ritrovato i resti di Dominic T. Biello. Ma l’identificazione definitiva non può essere fatta.

cimitero Henri-Chapelle American CemeterySi chiede il confronto con le impronte digitali”. Passò ancora qualche tempo prima che si arrivasse alla definitiva identificazione. Al coraggioso ragazzo molisano andarono i seguenti riconoscimenti: “Purple Heart”; “Combat Infantryman Badge”; “American Campaign Medal” e la “World War II Victory Medal”. Il corpo di Dominick T. Biello riposa nel cimitero militare americano “Henri-Chapelle American Cemetery” in Belgio.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”