Dopo il successo romano, la brillante commedia “Due dozzine di rose scarlatte” arriva al Teatro Savoia di Campobasso per Jazz’Inn
CAMPOBASSO – Dopo l’entusiasmante debutto romano al Sala Umberto di Roma, che ha registrato applausi calorosi e un pubblico numeroso, la commedia brillante Due dozzine di rose scarlatte approda domani, venerdì 3 ottobre alle 21.30, al Teatro Savoia di Campobasso, nell’ambito della nona edizione di Jazz’Inn.
Lo spettacolo si inserisce nel programma del living lab ideato dalla Fondazione Ampioraggio, promosso dal Comune di Campobasso insieme ad altri tredici comuni, con il patrocinio della Regione Molise e la collaborazione della Fondazione Molise Cultura. Jazz’Inn è un evento che unisce innovazione e cultura, mettendo in dialogo laboratori, talk e sfide concrete con concerti jazz e spettacoli teatrali di grande richiamo.
Prodotto da LOREB, diretto da Alessandro Guerra con l’adattamento di Annabella Cerliani, Due dozzine di rose scarlatte ripropone uno dei capolavori di Aldo De Benedetti, scritto nel 1936 e reso immortale anche dalla trasposizione cinematografica del 1940. La nuova messinscena trasporta la vicenda nella Roma degli anni Sessanta, conferendo freschezza e ritmo a un testo che gioca sulle dinamiche senza tempo di amore, gelosia e sospetto.
Sul palco, gli interpreti Biagio Iacovelli, Annamaria Fittipaldi, Giuseppe Abramo e Angela Tuccia danno nuova vita a un classico intramontabile, confermando la missione di LOREB – guidata da Giacomo Silvestri – di proporre un teatro di qualità che unisce tradizione e contemporaneità.
La prima romana ha visto in platea anche numerosi ospiti e volti noti dello spettacolo e della cultura: Silvia Salemi, DJ Onofri, l’autore e performer Cesare Rascel, il giornalista Alessandro Gatta, le attrici Vanessa Marini e Rossella Ambrosini, la produttrice Mara Pimentel, Mirko De Santis (“Uomo Ideale d’Italia 2025”), il direttore artistico Antonio Flamini.
Dopo il successo capitolino, il pubblico molisano avrà l’occasione di vivere una serata all’insegna di eleganza, ironia e leggerezza con una commedia che, a quasi novant’anni dalla sua scrittura, resta sorprendentemente attuale.