LIMOSANO – In questi tempi di tragedia di migranti sulle coste italiane, non si può fare a meno di pensare a quando i migranti eravamo noi. Quando l’Italia era il paese da cui partire, come oggi sono l’Africa, la Siria o il Pakistan. E i paesi in cui rifugiarsi, come oggi è l’Europa, erano il Canada o l’Australia, dove i nostri emigranti arrivavano con le loro valigie di cartone.
Limosano (come tanti altri piccoli comuni italiani) ha subito una diminuzione drastica della sua popolazione dai quasi tremila abitanti negli anni ’50, ai meno di ottocento di oggi. Cesare Pergola, artista di Limosano con base a Firenze, ha pensato di omaggiare tutti i migranti con una scultura pubblica che materializza la memoria nella bellezza dell’arte.
C’è un padre che guarda lontano, con la speranza di dare un futuro migliore ai i suoi cari, e una valigia che contiene tutto il suo passato. Una madre con la sua bambina, e in mano un fagotto delle sue poche cose. Entrambi coi piedi ancorati alle radici che li accompagneranno ovunque nel mondo. E sullo fondo quella nave che li porterà oltreoceano.
La scultura, con disegno contemporaneo, è realizzata in acciaio corten, tagliato a laser, in scala naturale, con altezza di circa 2m. Sarà donata al Comune e installata nella piazzetta vicino agli edifici scolastici.
L’artista sta realizzando l’opera con il contributo di tutti quelli che vogliono partecipare per aiutare nel costo di produzione. “Con le radici nel cuore” sarà pronta per il mese di agosto 2023, quando Limosano si riempie dei limosanesi che tornano a rinverdire le loro radici molisane.
