Giornata dei Molisani nel Mondo, il commento di Petraroia

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molisani nel mondo

REGIONE – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Petraroia, Presidente Onorario Associazione Giuseppe Tedeschi:

La legge 12/2015 istituì all’art.12 la Giornata dei Molisani nel Mondo e stabilì la data del 6 dicembre in ricordo degli emigranti morti nella miniera di Monongah in West-Virginia (U.S.A.) il giorno di San Nicola del 1907. Nella più grande strage del lavoro americana su 361 vittime, 171 erano italiane e di queste 87 erano emigranti del Molise.

Nella stessa legge si sancì l’istituzione di un riconoscimento annuale intitolato alla memoria di Giuseppe Tedeschi, partito per l’Argentina nel 1950 a 16 anni da Jelsi con la madre e i fratelli, e assassinato il 2 febbraio 1976 da formazioni paramilitari fasciste per la sua attività in difesa dei poveri, dei profughi, dei bambini e dei diseredati del barrios di Vija Itati nella parte più degradata della periferia di Buenos Aires.

In questo tetro 2020, bene ha fatto l’Assessore con delega ai Molisani nel Mondo, a ricostituire la Consulta Regionale per l’Emigrazione e a convocarla in videoconferenza per il 7 dicembre in modo tale da dare un giusto segno di attenzione a tutte le nostre comunità, associazioni e federazioni all’estero. Purtroppo le notizie sui corregionali colpiti dal covid ci rattristano e molti tra gli emigranti di prima generazione vengono strappati via con la stessa virulenza con cui sotto i nostri occhi vediamo andar via, giorno dopo giorno, amici, familiari e conoscenti.

La pandemia ha capovolto le nostre abitudini obbligandoci a interrompere ogni tipo di relazione umana ma non potrà mutare il nostro rispetto verso la sofferenza dei malati e dei familiari delle vittime. Veder rientrare le salme di persone con cui siamo cresciuti dal Nord mette a dura prova le nostre emozioni ma da questa sofferenza dobbiamo trovar la forza per sentirci più uniti come molisani, lottando insieme per superare l’emergenza e prendendo spunto da questa immane tragedia per spronare tutti i Paesi del Mondo a investire di più in sanità e meno in armamenti aprendo scuole e producendo meno armi.

Gli insegnamenti di amore, dignità e solidarietà di Giuseppe Tedeschi che si evincono dall’allegato documentario dei suoi volontari in Argentina, possono spronarci a dedicare maggiore attenzione a tutto ciò che ci unisce anzichè a quel che ci divide, per mettere insieme le energie, superare le difficoltà e condividere in solidarietà le sfide di un futuro complicato.

L’esempio dello scorso anno quando il 9 dicembre 2019, animati solo da buona volontà e senza un euro di fondi pubblici, portammo sul palco di Matera Capitale Europea della Cultura tutti i Sindaci del Molise in cui si registrarono vittime nella tragedia di Monongah del 1907 e premiammo gli studenti di diverse scuole molisane e lucane per i lavori sul tema “Emigrazione – Immigrazione e sicurezza sul lavoro” ci conferma che nulla ci è precluso quando scegliamo di camminare insieme, nella nostra diversità, ma accomunati da un obiettivo di interesse generale.

Come sostenne l’On. Fiorentino Sullo all’Assemblea Costituente intervenendo contro l’istituzione di regioni di modesta entità: “i luoghi più sono piccoli e più sono litigiosi, divisi e contrapposti”. Chiaramente aveva ragione ed il Molise ne è la conferma più plateale, ma ciò non deve farci desistere dal tentativo di invertire la rotta coinvolgendo su un progetto di resilienza le molteplici energie rivenienti da quel milione di oriundi di vecchia e nuova emigrazione”.