In Molise Pil tra i più bassi d’Italia, indice di povertà tra i più alti

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CAMPOBASSO – E’ un Molise a tinte fosche quello ‘fotografato’ in un documento trasmesso all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) dal Commissario ad Acta per la sanità e attuale presidente della Regione, Donato Toma, nel quale vengono descritte le condizioni socio-economiche della popolazione. “Il Molise, per dimensioni e valore aggiunto prodotto – si legge in un passaggio – è una delle regioni nelle posizioni più basse della graduatoria regionale per Pil pro capite” e “gli indicatori di povertà sono più alti rispetto a quelli nazionali”.

Inoltre “l’incidenza della povertà relativa familiare arriva al 17,5%, a fronte di un dato nazionale pari all’11,8% e quella della povertà relativa individuale è il 18% per contro un dato nazionale che si ferma al 15%. Ulteriori differenze rispetto alla media nazionale si riscontrano anche nella fonte principale di reddito delle famiglie. In Molise, tanto il lavoro dipendente, tanto quello autonomo, registrano incidenze inferiori al dato Italia. Di contro si rileva una significativa differenza in ordine alla percentuale di famiglie per le quali la fonte principale di reddito è rappresentata da pensioni e trasferimenti pubblici (45,1% a fronte di una media nazionale del 38,7%”.

Analizzando le famiglie con almeno un componente da 15 a 64 anni “emergono limitate differenze tra i dati registrati in Molise e i valori nazionali. In particolare, risulta più elevata la quota regionale di famiglie senza occupati (20,6% contro 18,4%)”.