Indennità di aprile e maggio anche per i lavoratori agricoli stagionali, Fai Cisl: “Una buona notizia”

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controllo impresa agricolaCAMPOBASSO – “Apprendiamo da indiscrezioni che nel prossimo decreto sarà riconosciuta, a differenza di quanto previsto nelle prime bozze, l’indennità di aprile e maggio anche per i lavoratori agricoli stagionali. È una buona notizia, che accoglie quanto proposto in questi ultimi giorni per non far venire meno un’integrazione al reddito fondamentale per lavoratori che, pur non essendosi mai fermati, hanno maturato poche giornate di lavoro. Peccato che mentre diverse categorie, anche molto più avvantaggiate, riceveranno 600 euro o più, agli agricoli sono riservate 500 euro. Apprezziamo lo sforzo del Governo, sappiamo quanto sia difficile in questo momento reperire le risorse necessarie, ma i criteri di equità oggi più che mai non possono finire in quarantena. Seguiamo dunque con interesse il lavoro del Governo e chiediamo che qualora ce ne fosse la possibilità si arrivi a stanziare 600 euro, come è stato per marzo”.

Lo afferma la Federazione Fai Cisl, che sottolinea come in questi giorni si sia lavorato unitariamente a tutti i livelli, con Flai Cgil e Uila Uil, anche in Abruzzo e in Molise, per sensibilizzare i parlamentari, le prefetture e i ministri competenti su un’indennità che i braccianti stanno invocando a gran voce, ed è importante che chi ha garantito il cibo a tutto il Paese, anche in piena emergenza sanitaria, veda riconosciuti i propri sacrifici. Da parte nostra, un sentito ringraziamento va alla Cisl e alla Fai Cisl nazionale, che sono stata al nostro fianco senza risparmiarsi pur di vedere riconosciuto il bonus anche per gli stagionali agricoli: un risultato comunque non scontato e frutto di un lavoro intenso, partecipato e ampiamente condiviso”.

Per Franco Pescara, Segretario Generale della FAI CISL AbruzzoMolise, “oggi il settore dell’agricoltura per un suo rilancio ha bisogno di riattivare il sistema degli enti bilaterali e la richiesta di operai può essere ricercata tra la manodopera locale applicando i contratti nazionali e provinciali del settore agricolo.