John Paul Prioletti, grande chirurgo e generoso “medico dei poveri”, era molisano

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John Paul PriolettiISERNIA – John Paul (Giovanni Paolo) Prioletti nacque Pescolanciano (oggi provincia di Isernia) il 21 maggio del 1896. Arrivò ad “Ellis Island” nel 1905 a bordo della nave “Hamburg”.

Il 6 agosto del 1925 sposò, a Youngstown in Ohio, l’italo-americana Ada Nerone dalla quale ebbe tre figli: John Jr., Rita e Robert . John Paul Prioletti tenne il corso post-laurea alla “Columbia University”. Nel 1923 era allo “ Jefferson Medial College”; Nel 1924 fu al “Children’s Hospital” di Pittsburgh in Pennsylavania, Nel 1929 era al “Laboratory of Surgical Technique”di Chicago.

Nel 1931 assistente chirurgo al “New Caste Hospital”. Medico chirurgo al “ Jameson Memorial Hospital” nel 1933. Poi, per lunghi anni, operò presso il “St Francis Hospital” di New Castle dove sarà anche Presidente del personale medico.

Fu anche un generoso “medico di famiglia”. Quando, nel 1978, gli venne assegnato uno dei tanti riconoscimenti,” alla carriera”, in una intervista, rilasciata al “New Castle News”, lui raccontò i suoi oltre 50 anni dedicati alla medicina e ai suoi “malati”. Dall’introduzione del “Salvarsan” e poi del “NeoSalvarsan” con il quale fronteggiò la piaga della sifilide, all’arrivo della “Penicillina”, al suo voler comunque raggiungere i luoghi più impervi e le case più umili pur di curare i suoi pazienti.

All’inizio lo chiamarono il “medico dei poveri”( molte volte li visitava senza farsi pagare). Nel 1949, la sua vita fu sconvolta dalla prematura scomparsa di John P. Jr (il ragazzo aveva solo 23 anni), primo figlio, destinato come lui ad una brillante carriera medica. John Paul Prioletti fu anche Presidente della “Lawrence Country Medical Society” ed ebbe importanti ruoli nella “First National Bank” della Pennsylvania e nella “Society Savings Association” di New Castle.

Quando, oramai anziano, si ritirò dalla professione furono in molti a continuare a chiedergli consigli. John Paul Prioletti morì il 9 agosto del 1991 e il quotidiano della sua città titolò “Prioletti honored for service”.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”