Nibbio reale (Milvus milvus), nuovo censimento in Molise: ecco i risultati

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É presente come nidificante in quasi tutto il territorio regionale, e in alcune aree collinari è uno dei rapaci più comuni con una stima di 50-70 coppie il Molise

REGIONE – Anche in Molise quest’anno si è svolto il censimento del Nibbio reale svernante e la regione Molise si conferma una delle aree più importanti della specie in Italia. Il Nibbio reale Milvus milvus è un uccello rapace raro e localizzato in poche nazioni europee caratteristico per la evidente coda forcuta, il colore rossastro. Questo rapace presenta una apertura alare 140-165 cm e ha un volo elegante con ali leggermente arcuate. La coda è tenuta aperta e continuamente mossa da un lato all’altro per tale motivo in inglese è chiamato Red Kyte per il suo caratteristico volo veleggiato. Vola di solito a pochi metri dal suolo con pochi battiti alari, sfruttando i venti e le correnti.

L’habitat frequentato è quello tipico della media collina, costituito da boschi sparsi su territorio prevalentemente coltivato a frumento. La vegetazione predominante è quella del querceto costituito da cerro e roverella con vegetazione tipica dell’orizzonte submediterraneo.

I fattori di minaccia sono da ricondurre alla distruzione e trasformazione dell’habitat di riproduzione e alimentazione, alla modificazione dei sistemi agricoli, lotta ai nocivi e uccisioni illegali. Da citare l’introduzione di ingombri fisici come gli aerogeneratori e gli elettrodotti, soprattutto in ambito collinare e montano che creano problemi di impatto e di elettrocuzione, che risultano particolarmente accentuati viste le preferenze ambientali durante l’attività trofica di questa specie. Per la sua rarità è una specie tutelate da Direttive e Convenzioni internazionali. E’ purtroppo ancora in pericolo a causa delle numerose collisioni con le pale degli aerogeneratori, delle uccisioni illegali e dell’avvelenamento causato dalla ingestione di pallini di piombo che si nascondono nei resti di animali abbattuti dai cacciatori di cui si nutre.

La popolazione italiana di Nibbio reale è inferiore a quella di nazioni come la Spagna ma è ancora ben rappresentata con una stima di 314-426 coppie nidificanti, distribuite soprattutto tra Molise, Puglia e Basilicata.

In Molise – come afferma il coordinatore regionale dott. Lorenzo de Lisio – è presente come nidificante in quasi tutto il territorio regionale, e in alcune aree collinari è uno dei rapaci più comuni con una stima di 50-70 coppie il Molise, pertanto, rappresenta una delle regioni più importanti con una popolazione nidificante inferiore solo a quella della Basilicata.

La prima stima della popolazione svernante di Nibbio reale in Italia è stata promossa dal Centro Italiano Studi Ornitologici a partire dal 2011 e ha interessato le 11 regioni per le quali era nota la presenza di aggregazioni invernali di Nibbio reale, ovvero Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il modo migliore per stimare l’entità della popolazione svernante consiste nell’identificare e monitorare nel periodo invernale i posatoi localizzati su grandi alberi dove all’imbrunire si concentrano anche oltre 100 esemplari di nibbio.

Il censimento è suddiviso in due periodi: prima decade di Dicembre (corrispondente alla prima parte dell’inverno che alle latitudini più basse potrebbe costituire il periodo principale di svernamento) e prima decade di Gennaio (corrispondente al momento centrale dell’inverno in accordo con il censimento europeo).

Questo anno, in seguito alle condizioni dettate dalla pandemia il censimento è stato svolto in modalità ridotta non potendo coprire l’intero territorio regionale per visitare i luoghi di concentrazione (roost) della specie, pertanto a conclusione del censimento sono stati contati complessivamente 95 individui su un totale di circa 1600 individui concentra per oltre il 60% concentrati in Basilicata, seguita da Abruzzo, Molise, Lazio e Toscana.

Il WWF Molise auspica che gli Enti preposti alla tutela e conservazione della fauna selvatica si facciano promotori della salvaguardia di questo splendido rappresentante della fauna molisana attuando programmi di monitoraggio e tutela delle aree più importanti per la sua salvaguardia.