Summer School SIAA 2025 a Castel del Giudice

Summer School SIAA 2025 scuola di ri-gener-azione 17 - 21 settembre Castel del Giudice (IS)CASTEL DEL GIUDICE – La seconda edizione della Summer School della Società Italiana di Antropologia Applicata – scuola di ri-gener-azione, #appenninoincammino – che avrà luogo dal 17 al 21 settembre 2025 a Castel del Giudice (IS), piccolo paese dell’Alto Molise vincitore del Bando Borghi – Linea A del Ministero della Cultura – è organizzata dal Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice, l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, l’Associazione Riabitare l’Italia, la Fondazione Symbola e l’Associazione culturale Casa Frezza, nel quadro degli interventi realizzati dal “Centro di (ri)Generazione” di Castel del Giudice.

Questa edizione propone un percorso formativo incentrato sull’esplorazione dei plurimi nessi tra antropologia applicata e public engagement nelle aree interne, rurali, montane, consentendo ai partecipanti di immergersi in una esperienza di apprendimento situato e partecipativo basato sull’integrazione di ricerca, azione e riflessione critica. L’itinerario formativo proposto dalla Summer School SIAA 2025 nasce anzitutto dalla volontà di stimolare il dialogo tra ricerca e territorio, mettendo in connessione le competenze di una pluralità di attori in grado di dar vita a processi di co-produzione interdisciplinare delle conoscenze nonché alla messa a punto condivisa di pratiche che possano favorire e accompagnare processi di trasformazione sociale inclusivi ed efficaci, richiamando a una riflessione sui temi della trasparenza, dell’inclusione e dell’etica della respons-abilità di una ricerca pubblica che miri a rendere il sapere antropologico rilevante, accessibile e utile anche al di fuori del mondo accademico.

Le attività previste dalla Summer School SIAA – scuola di ri-gener-azione si sviluppano attorno a quattro assi tematici:

1) antropologia e public engagement – approfondimento sulle sfide epistemologiche e applicative della progettazione condivisa, sulle frizioni nei processi partecipativi e sul ruolo della ricerca antropologica come forma complessa di mediazione tra diversi attori coinvolti nei processi di sviluppo;

2) aree interne, processi di rigenerazione territoriale e sviluppo sostenibile – analisi di forme alternative di riabitare i territori marginali e riflessione sull’impatto trasformativo della pratica etnografica rispetto alle politiche di sviluppo locale sostenibile connesse alla gestione condivisa dei patrimoni bioculturali;

3) lavoro a base culturale e nuove forme dell’abitare nelle aree rurali e interne – discussione sul potenziale del lavoro culturale nella creazione di nuove economie creative, di nuove modalità di vivere nelle aree “fragili”, nei processi di (ri)appropriazione creativa e trasformativa dello spazio pubblico. I partecipanti rifletteranno pertanto sui temi della sostenibilità e della continuità delle azioni a base culturale nelle aree fragili, della distribuzione e della circolazione di esperienze creative tra diversi territori;

4) energie comuni e transizione ecologica – esplorazione delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) come esempio di gestione collettiva delle risorse e riflessione sulle tensioni tra innovazione tecnologica e salvaguardia e gestione del paesaggio.