Fusione di culture, tra rami di bambù, desideri e il suono della campana di Agnone. Di Lucente: “gesto di amicizia e di condivisione tra culture”
OSAKA – In occasione del Tanabata, una delle festività più sentite e suggestive della tradizione giapponese, la Regione Molise rende omaggio al Paese ospitante dell’Expo 2025 con un evento carico di significato simbolico, emozione e dialogo interculturale.
La data del 7 luglio, nel calendario giapponese, celebra la leggenda romantica di Orihime e Hikoboshi, due amanti celesti separati dalla Via Lattea che possono incontrarsi solo una volta l’anno sotto le stelle di Tanabata. Una ricorrenza che unisce amore, speranza e aspirazione a realizzare i propri desideri.
Per celebrare questo momento unico, intorno alla Campana del Molise, opera commissionata alla prestigiosa Fonderia Marinelli di Agnone e destinata alla Cattedrale di Osaka, sono stati allestiti rami di bambù, come vuole la tradizione giapponese. Qui, i visitatori del Padiglione Italia e dell’Area Molise, proprio in queste ore, partecipano al rituale scrivendo i propri sogni su colorate strisce di carta chiamate tanzaku, che vengono poi appese ai rami come simbolo di fiducia nel futuro e nei legami tra i popoli.
A rendere ancora più solenne e toccante il momento, dopo aver affidato i desideri al cielo, ogni partecipante conclude il rito con il suono della Campana del Molise, evocativo e potente, che va a suggellare la speranza che tutti i desideri possano davvero avverarsi.
«Questo evento rappresenta molto più di un omaggio – ha dichiarato l’Assessore Di Lucente – È un gesto di amicizia e di condivisione tra culture. La nostra campana, frutto della tradizione artigiana millenaria di Agnone, incontra il rito dei desideri di Tanabata in un simbolico abbraccio tra il Molise e il Giappone. Per la celebrazione del Tanabata abbiamo creato, al Padiglione Italia, un evento suggestivo, coinvolgente e altamente partecipato, che sottolinea la bellezza del dialogo tra culture, unendo la nostra spiritualità e la nostra arte all’eleganza e profondità dei riti giapponesi”.