L’uomo si era presentato al cantiere e aveva minacciato i dipendenti così: “Chiudete tutto e venite a parlare, altrimenti vi spariamo uno ad uno”. Dopo la denuncia alla polizia e dopo un ennesimo tentativo di racket, il titolare aveva optato per la chiusura.
Ora in manette è finito un pregiudicato del posto. A incastrarlo sono stati i filmati dei sistemi di videosorveglianza del cantiere che hanno consentito l’individuazione del modello e della targa dello scooter utilizzato dall’estorsore.
E ieri il cantiere è stato riaperto: mezzi all’opera e dipendenti al lavoro. Ma nessuno ha avuto voglia di parlare: “Siamo tranquilli e siamo al lavoro”, queste le uniche parole pronunciate da alcuni lavoratori del cantiere.
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