Inquinamento a Venafro, Papa (Coldiretti) scrive a Toma e chiede che l’Arpa elabori un piano di caratterizzazione dei siti

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VENAFRO – Coldiretti Molise chiede alla Regione di intervenire al più presto per accertare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti sui terreni della Piana di Venafro. La richiesta dell’Organizzazione è contenuta in una lettera inviata dal Presidente della Coldiretti Molise, Claudio Papa, al Presidente della Regione, Donato Toma. “Riteniamo doveroso – scrive Papa nella sua missiva al Governatore – rivolgerci alla Tua persona, quale rappresentante della comunità molisana, nel suo complesso, oltre che titolare delle deleghe all’Ambiente e Difesa del Suolo, affinché possano essere adottati i necessari provvedimenti a tutela della sicurezza e salute pubblica”.

“Il dibattito che si è aperto sulla vicenda dell’inquinamento della Piana di Venafro – spiega Papa – ha messo in evidenza l’estrema fragilità del territorio di fronte agli ‘usi’ impropri e alla pressione di attività produttive notevolmente impattanti, tali da sfociare in alcuni casi in veri e propri attacchi ambientali con conseguenze gravissime sul suolo agricolo che è e rimane l’elemento base per la produzione del cibo”. In tale ottica, continua il Presidente di Coldiretti, “ci siamo mossi non appena è stata emessa l’ordinanza del Comune di Pozzilli, conseguente alle indagini avviate dalla Procura di Isernia nel 2019. Non a caso si riporta la data, che evidenzia, comunque, un lasso di tempo irragionevole e non compatibile, a nostro avviso, con le esigenze di tutela dei cittadini e delle imprese che in quei contesti territoriali vivono e operano”.

Sottolineando la necessità di “andare più a fondo”, e comprendendo la “preoccupazione dei Sindaci, che di fronte ad atti giuridicamente rilevanti, doverosamente emettono ordinanze che vietano immediatamente la produzione e la commercializzazione dei prodotti agricoli”, il Presidente di Coldiretti ha definito “necessario” il coinvolgimento degli enti preposti, a livello regionale, a partire dall’Arpa Molise, che, come sancito dall’art.5 della L.R. n.38/99, è preposta “all’esercizio delle funzioni e delle attività tecnico-scientifiche per la prevenzione collettiva, per i controlli ambientali e alla realizzazione di ricerca in materia ambientale”.

“L’Arpa, pertanto – suggerisce Papa nella sua missiva – dovrebbe elaborare un piano di caratterizzazione dei siti, necessario oltre che ad individuare i fenomeni di contaminazione, a fornire le direttive utili ai fini della bonifica dei siti”; ravvisando, Coldiretti, “l’oggettiva difficoltà che incontrerebbero i Comuni a sostenere i costi economici di tali interventi, col rischio concreto di compromettere l’azione di risanamento a cui è doveroso dover giungere al più presto”.

Infine, conclude Claudio Papa nella sua missiva, “vogliamo evidenziare come tali casi stiano avvenendo proprio in concomitanza con un vero e proprio attacco che il territorio agricolo molisano sta subendo da parte di società che operano nel campo della produzione energetica rinnovabile, in particolare eolico e fotovoltaico a terra. A pensar male si fa peccato… ma a volte si ci indovina!”.