Termoli, screening e sensibilizzazione sul rischio fratture da fragilità

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piatto forte presentazione Termoli

TERMOLI – Il 28 giugno in Piazza Vittorio Veneto a Termoli dalle ore 10.00 alle ore 17.00 la terza campagna Il Piatto Forte che toccherà le principali città d’Italia con un tour nelle piazze di screening e sensibilizzazione sul rischio fratture da fragilità.

L’obiettivo è duplice, da una parte accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata, dall’altra sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità che oggi possono essere evitate attraverso un’adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e, se serve, un trattamento farmacologico tempestivo.

L’osteoporosi in Italia colpisce 4 milioni di persone con età superiore a 50 anni, di cui 3,2 milioni sono donne e 800 mila uomini. Una prima frattura è associata a un rischio quintuplicato di fratture successive o ri-fratture2.

L’osteoporosi e le fratture da fragilità, la conseguenza più grave di questa patologia, rappresentano un’emergenza di sanità pubblica in tutti i Paesi ad economia avanzata. Per questo motivo AMGEN, da sempre molto attenta alle priorità di salute, ha deciso di scendere in campo a fianco della FIRMO. Nelle due precedenti edizioni del 2017 e 2018, la campagna Il Piatto Forte ha toccato 13 capoluoghi di diverse regioni italiane, coinvolgendo nelle attività di screening più di 2.000 cittadini.

«Come più volte richiamato dall’OMS, le fratture da fragilità sono una delle principali sfide per i Sistemi Sanitari, per il loro crescente numero legato all’aumento della popolazione anziana – commenta alla presentazione svoltasi oggi, Gennaro Sosto, Direttore Generale Azienda Sanitaria Regionale del Molise – come Azienda sanitaria molisana abbiamo accolto con estremo piacere quest’iniziativa di prevenzione per le donne, anche perché l’incremento dell’osteoporosi è chiamato “epidemia silenziosa”: la malattia non dà segno di sé prima della frattura, ma anche dopo la frattura molte volte non viene identificata, segnalata e trattata. Per questo, la prevenzione rappresenta il fulcro con cui si promuove la salute e si anticipano le malattie. Per ridurre l’impatto sanitario e sociale della fragilità scheletrica, interventi preventivi come questi, direttamente tra la gente, sono ormai necessari anche perché volti a migliorare la registrazione e l’elaborazione dei dati epidemiologici».