Pmi: per il Molise l’interscambio commerciale nel 2023 è stato di quasi 18 milioni, di cui 5,2 di import e 12,8 di export

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BARI – Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese di Puglia, Basilicata e Molise, presso la sede di piazza Luigi di Savoia a Bari, le opportunità di sviluppo internazionale offerte dal Gruppo grazie alle sinergie tra la Divisione International Subsidiary Banks (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori, che hanno portato alla realizzazione di un programma dedicato al potenziamento del business cross-border delle mid-corporate che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Centro e Sud-Est Europa e Nord Africa.

Ambizione del programma, già attuato con successo lo scorso anno nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank), è rafforzare il posizionamento di Intesa Sanpaolo come banca di riferimento e partner a lungo termine per le imprese, valorizzando le sinergie infragruppo a favore delle PMI. Con il 2024 il programma si estende ad Albania, Croazia, Serbia e Slovenia per proseguire, in seguito, ad altri mercati nei quali sono presenti complessivamente oltre 2.000 gruppi industriali italiani con proprie sussidiarie nei Paesi del perimetro della rete estera ISBD.

Durante l’incontro sono state illustrate alle imprese clienti della Direzione Regionale Puglia, Basilicata e Molise le linee di finanziamento e l’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione, andando a coinvolgere Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.

“Crescita dimensionale ed export sono elementi essenziali per lo sviluppo delle imprese pugliesi, molisane e lucane. Ed è proprio l’internazionalizzazione uno dei pilastri del programma Il tuo futuro la nostra impresa con cui Intesa Sanpaolo intende supportare le pmi italiane mettendo a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026 – afferma Alessandra Modenese, Direttrice Regionale Puglia, Basilicata e Molise di Intesa Sanpaolo – Grazie al network internazionale del nostro Gruppo ed alla sinergia di strutture e competenze offriamo un supporto ancora più specialistico, assicurando alle aziende strumenti efficaci e costante affiancamento sia in Italia che nei Paesi d’interesse”.

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2023 l’interscambio commerciale tra la Puglia e Albania, Croazia, Serbia e Slovenia si è assestato a circa 822 milioni di euro. Le esportazioni sono state circa 398 milioni, mentre le importazioni hanno superato i 424 milioni di euro, per un saldo commerciale negativo di circa 26 milioni di euro. Per il Molise l’interscambio commerciale nel 2023 è stato di quasi 18 milioni di euro, di cui 5,2 di export e 12,8 di import, con un disavanzo complessivo di oltre 7,5 milioni. Durante lo stesso periodo, la Basilicata ha realizzato un interscambio commerciale per un valore totale di oltre 56 milioni di euro. Questo comprende esportazioni per un valore di circa 24,2 milioni di euro e importazioni per un valore di circa 32 milioni. Di conseguenza, il saldo commerciale della regione risulta negativo, con un deficit di circa 7,7 milioni di euro.

La Puglia si posiziona al decimo posto in Italia per l’export verso questi quattro mercati, con una quota sul totale nazionale del 2,5%. L’export pugliese è così distribuito: circa 285 milioni verso l’Albania, 52 verso la Slovenia, 43 verso la Croazia e 18 verso la Serbia. I principali settori di esportazione della regione verso questi paesi sono: agro-alimentare e bevande (23,2% del totale, per quasi l’80% verso l’Albania), abbigliamento (15,1%, i con destinazione prevalente l’Albania) e filiera della pelle (15%, di cui quasi il 90% verso l’Albania). La Puglia, con un valore di 424 milioni di euro, sale al settimo posto in Italia per import da Albania, Croazia, Serbia e Slovenia, con una quota sul totale nazionale del 3,6%. Quasi tre quarti del totale importato da questi quattro paesi, pari a oltre 310 milioni, provengono dall’Albania, circa 46 dalla Croazia, 45 dalla Slovenia e i restanti 23 milioni dalla Serbia. Le importazioni riguardano prevalentemente il settore della filiera della pelle (41,6% sul totale, proveniente quasi esclusivamente dall’Albania), seguito dall’abbigliamento (22,3%, 90% dall’Albania) e agro-alimentare e bevande (11,5%, di cui oltre l’80% proveniente dall’Albania e dalla Croazia).

Per il Molise i flussi di export riguardano prevalentemente l’Albania, con 3 milioni di euro; seguono la Slovenia con 1 milione, la Croazia con 635 mila euro e la Serbia con 465 mila. Il principale settore di esportazione è il tessile (25,8% sul totale della regione), i cui prodotti sono destinati esclusivamente all’Albania; seguono abbigliamento (23,1%, con Albania unico mercato di sbocco) e agro-alimentare e bevande (20,3%, di cui circa il 43% verso la Slovenia). Quasi 6,4 milioni dei beni importati dai quatto paesi provengono dalla Croazia, circa 4,3 dall’Albania, 1,8 dalla Slovenia e circa 300 mila euro dalla Serbia. Il principale settore per import è l’agro-alimentare e bevande (47,7% sul totale, quasi il 90% dalla Croazia), seguito dall’abbigliamento (26,9%, quasi interamente dall’Albania) e dai prodotti in legno (6%, di cui due terzi provenienti dalla Slovenia e il restante terzo dalla Croazia).

Le esportazioni della Basilicata sono destinate per circa 11,7 milioni di euro verso la Serbia; seguono la Slovenia (5,3 milioni), l’Albania (3,9 milioni) e la Croazia con 3,3 milioni. Il settore di esportazione prevalente è l’automotive (43,6% del totale regionale, di cui il 94% destinati alla Serbia); seguono agro-alimentare e bevande (13,9%; più della metà verso la Slovenia) e metallurgia (12,7%, di cui circa il 44% verso l’Albania). L’import lucano si attesta a quasi 32 milioni di euro, di cui 23,5 provenienti dalla Slovenia, 4,2 dall’Albania, 2,4 dalla Croazia e 1,8 dalla Serbia. La classifica dei settori di importazione vede posizionarsi in testa i prodotti delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (36,6% sul totale, provenienti esclusivamente dalla Slovenia); seguono l’elettronica (21,7%, di cui il 94% dalla Slovenia) e l’abbigliamento (7,6%, di cui il 96% acquistati dall’Albania).
Tra il 2022 e il 2023 le esportazioni pugliesi verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato un aumento del 2,1% a prezzi correnti; per il Molise, si registra una contrazione del 15,4%, mentre l’export della Basilicata è cresciuto del 4,1%.